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Akane Yabushita portrait

Digital nomad e graphic designer, intervista ad Akane Yabushita

Ad inizio del 2021 abbiamo affidato il rebranding Ondalis ad una graphic designer, Akane Yabushita, che ci aveva colpiti per un dettaglio in particolare: è una vera digital nomad.

Il viaggio è parte del DNA di Ondalis, e chi viaggia molto può comprendere più facilmente le necessità dell’essere in movimento. Leggerezza, praticità, qualità, sono alcuni elementi che non mancano ai prodotti dedicati ai viaggiatori.

Le abbiamo fatto qualche domanda, e se sei curioso di conoscere cosa fa e cosa pensa un graphic designer globetrotter, non perderti quest’intervista.

Chi è Akane e cosa fa nella vita? Come ti vuoi presentare ai nostri lettori?

Sono una illustratrice freelance ed una graphic designer originaria del Giappone. Ho una specializzazione in identità di brand, illustrazioni disegnate a mano e design di pattern con un’influenza dalla cultura pop anni 80-90 e dall’estetica giapponese.

Sono anche una viaggiatrice entusiasta così come un’artista indipendente, ed ho vissuto in maniera nomade per molti anni con uno stile di vita che chiamo ‘Viaggio Lento’. Mi permette di approcciare nuove culture e creare connessioni più profonde con nuove persone mentre mi lascio immergere nell’ambiente locale.

Queste esperienze multiculturali hanno ampliato la mia prospettiva sulla vita e sono diventare la mia più grande ispirazione creatrice.

Ondalis è un brand “Made in Italy” che vuole farsi conoscere meglio al grande pubblico. Come hai approcciato la storia per il suo rebrand?

prodotti ondalis cosmetici

Basandomi sulle analisi del brand, ho provato ad osservare quali fossero le mancanze tra la filosofia del brand e la rappresentazione visuale precedente e la radice di queste differenze. Ed ho ragionato su come riempirle con un nuovo approccio che parlasse visivamente del valore, del carattere e della storia del brand.

Quello che più mi ha intrigato dal brief di progetto era la creazione di una nuova veste applicando le estetiche minimaliste, in particolare del minimalismo giapponese. Grazie soprattutto ai miei viaggi, ho potuto vedere come la cultura giapponese con il suo design minimalista sia molto ben diffuso nella società occidentale.

Ho avuto la sensazione che ci fosse un potenziale enorme per incorporare questi concetti orientali nella rappresentazione visiva dei brand occidentali, specialmente perché il minimalismo rappresenta perfettamente le aziende eco-friendly e la cultura della sostenibilità che è germogliata globalmente da oltre un decennio.

Penso che non solo la direzione del nuovo brand era chiara, ma abbiamo anche dei valori in comune nel design e nella preferenza nell stile naturale, e l’intero processo è risultato molto fluido. Abbiamo lavorato assieme completamente da remoto ma con una buona comunicazione.

Anche se per me raccogliere questo progetto è stata una sfida, e non ero nemmeno molto sicura che il design minimalista giapponese sarebbe stato rilevante nel mercato cosmetico italiano, ho sentito che ci sono stati dei feedback positivi e buone riconoscenze dai clienti, ed anch’io sono contenta del risultato.

Analogico vs. digitale. Quali strumenti preferisci usare quando crei le illustrazioni?

Direi digitale per la sua efficienza, ma analogico per le figure che io amo. È uno degli argomenti più difficili per me per deciderne uno solo! Quello che faccio di solito è fondere entrambe le tecniche nelle mie illustrazioni. Uso un pennello per la calligrafia giapponese come strumento di scrittura principale e la colorazione avviene digitalmente in Photoshop.

Nella mia infanzia ho studiato la calligrafia giapponese tradizionale ed ho ancora un profondo affetto per il pennello, che ora utilizzo nelle mie opere artistiche come parte della mia identità. Le tecniche e la filosofa che ho imparato nelle lezioni di calligrafia sono tuttora presenti nei miei lavori in qualche forma.

Parliamo di viaggi. Come si influenzano l’un l’altro i viaggi ed il visual design?

bambino abiti tradizionali davanti a parete decorata

Per me viaggiare è stato una incredibile fonte di ispirazione sia per il mio stile di vita che per la mia creatività. Fino a che non ho fatto il salto per uscire dal Giappone per i miei studi a Londra quando avevo vent’anni, non avevo mai avuto modo di capire come il mondo sia pieno di culture diverse, ricco di storie, tradizioni, persone e credenze.

È stato come navigare in una scatola di caramelle colorata. Ogni angolo del globo ha degli ingredienti specifici nelle arti tradizionali come l’arte culinaria, i tessuti, i disegni e le opere artigianali, ed ho scoperto che i colori e l’estetica che ci trovo riflettono le personalità della popolazione locale.

È stato affascinante scoprire queste numerose diversità culturali nel mondo, e sento che più viaggio, più la mia creatività si arricchisce.

C’è stato qualche posto che hai visitato che ti ha particolarmente ispirato?

oggetti artistici messicani

Sicuramente il Messico! Sono stata nella città di Oaxaca per un paio di mesi che si sono rivelati i giorni più colorati ed artistici che abbia mai visto.

Ogni villaggio nello stato di Oaxaca mantiene le sue tecniche artigianali tradizionali e la città di Oaxaca è la casa dei giovani creativi del paese. Tutta la città era colma di buona musica, opere artigianali colorate ed arte moderna, e nel centro (Zocalo) ci sono molte piccole gallerie ed atelier.

Ho partecipato in una scuola di lingua locale dove ho imparato non solo le basi di spagnolo, ma anche molto di storia e della ricca cultura del Messico e di come ha influenzato molto lo spagnolo ed altre lingue native nel paese, ricavandone tanti spunti ed ispirazioni.

Dove sei al momento e quale sarà la tua prossima destinazione?

donna seduta su roccia in montagna

Al momento sono in un piccolo villaggio montuoso in Bulgaria. Torno qui ogni estate per salutare i miei amici, unirmi ad una delle comunità di vita nomade più grandi d’Europa (Si, è in una piccola cittadina!) e mi godo il meteo ventoso che adoro.

Dopo questo, sto pianificando di spostarmi in Portogallo.

Sei nata in Giappone, in una cultura conosciuta per la sua precisione ed attenzione al dettaglio. Cosa porti con te di unico e diciamo molto giapponese quando affronti i tuoi viaggi?

scorcio strada giapponese

In molte occasioni è emersa la mia identità e modo di pensare giapponese che sono ovviamente un po’ diversi dagli altri, anche se ho passato la maggior parte della mia vita adulta all’estero e sono stata influenzata da culture diverse e persone con storie differenti. Non ho delle forti credenze su cosa sia giusto o sbagliato e accetto naturalmente queste differenze e ciò che le altre persone pensano.

Tuttavia, ciò che cerco di donare agli altri è il mio orgoglio per il modo di pensare e la disciplina giapponese – come una forte etica del lavoro, la dedizione alla qualità, uno sguardo in più sul dettaglio, ed il rispetto costante per gli altri, ecc.

In breve, essere cordiali con le altre persone. Sembra una cosa semplice ma credo che seguendo questo principio possiamo avere tutti un’influenza positiva sugli altri.

Noi crediamo che qualsiasi lavoro sia un lavoro creativo, specialmente al giorno d’oggi. Essendo la creatività una parte importante della tua vita, quali consigli ci puoi dare su come coltivarla in modo sostenibile?

akane yabushita con shopper e albero

Siate curiosi e di mente aperta. Come ha detto Steve Jobs in suo famoso discorso, dobbiamo essere affamati per cercare nuove ispirazioni e incoscienti per avere delle idee innovative. In un certo modo, i miei viaggi continui mi permettono continuamente di seguire questi principi.

Se non riesci a viaggiare, puoi fare una corta gita nel weekend in un posto nuovo o partecipare a dei workshop o lezioni creative e parlare con qualcuno con esperienze differenti. Credo che interagire attivamente con qualcuno all’esterno della tua ‘scatola’ sia ciò che alimenti la tua creatività.

Dopo due mesi dal rebranding di Ondalis, hai ricevuto i prodotti. Li hai provati, cosa ne pensi?

cosmetici ondalis su tavolo

Li adoro! Sono molto meglio di ciò che mi aspettavo. Sono molto contenta soprattutto di come siano ben riusciti i colori nel packaging.

È difficile dire quale dei prodotti eleggo come mio preferito, ma è probabilmente Drip. Rende i miei capelli molto diversi dopo l’asciugatura e adoro la leggera profumazione degli ingredienti naturali e si lega alla scelta dell’assenza di ingredienti di basso valore all’interno. Mi piace molto!

Dove possiamo seguire i tuoi lavori e rimanere aggiornati sugli ultimi progetti?

Il mio sito web akaneyabushita.com per vedere gli ultimi progetti, la mia attività ed il negozio online, ed anche nei social media su Instagram e Facebook per gli ultimi aggiornamenti.

Mi piace sapere cosa pensano gli altri di quello che faccio, quindi invito tutti a contattarmi con messaggi, like o commenti. Grazie!

N.r.R: il progetto di rebranding per Ondalis è descritto nel portfolio (inglese).